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Prof. Emilio Mari
Il progetto, diretto da Emilio Mari (UNINT) e Mariagrazia Russo (UNINT), si avvale del gruppo di ricerca formato da Simonetta Bartolini (UNINT), Giuseppe Parlato (UNINT), Olga Trukhanova (La Sapienza), Maria Serena Felici (UNINT), Isabel Drumond Braga (Universidade de Lisboa)
2021
annuale (proroga di 6 mesi causa Covid-19)
Attraverso un confronto fra aree disciplinare diverse, dalla storia contemporanea agli studi linguistici e letterari, il progetto di ricerca si propone di affrontare una serie di questioni e temi legati al ruolo dell’alimentazione e della cultura materiale nelle società totalitarie: la propaganda discorsiva e visuale sul cibo, i piani economici e i progetti (utopici o realizzati) di sviluppo agricolo e industriale, le grandi carestie e il mito dell’abbondanza, la cucina come spazio domestico e centro di relazioni familiari e di potere, la rappresentazione del cibo nella letteratura e nell’arte di regime.
L’obiettivo è creare una rete internazionale di studiosi coinvolti nella costruzione di un corpus di fonti testuali (storiche, letterarie, giornalistiche e saggistiche), orali e iconografiche, ove ricorra in modo significativo il tema oggetto della ricerca. I materiali raccolti e le riflessioni da essi suscitate saranno oggetto di discussione in una serie di incontri a carattere seminariale da svolgersi in presenza e in modalità telematica. Queste iniziative saranno aperte alla partecipazione degli studenti e, data la trasversalità del tema e le sue ricadute in varie sfere del quotidiano, anche al territorio in senso lato, in una prospettiva che coniughi la ricerca scientifica e la Terza Missione.
La fase conclusiva del progetto, prevista per il secondo semestre del 2021, vedrà inoltre la pianificazione collegiale, la stesura e la pubblicazione di un volume comprensivo dei risultati della ricerca, ad opera dei partecipanti interni all’Ateneo e di altri studiosi di fama internazionale esperti nell’argomento.
Nell’ottica di una maggiore diffusione e internalizzazione della ricerca finanziata dall’UNINT, il volume potrà essere sottoposto a una casa editrice italiana in grado di garantire un’ampia distribuzione e, auspicabilmente, in un secondo momento, a un editore accademico di sede anglofona in versione tradotta. D’altra parte, il progetto si propone di valorizzare il dialogo interno agli studiosi dell’Ateneo, inserendosi in un campo di approfondimento e in un solco già tracciato con la recente apertura del CRITE – Centro di Ricerca Interdisciplinare sulla nascita, sviluppo e caduta dei Totalitarismi Europei del ‘900.