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La Facoltà di Interpretariato e Traduzione dell’Università degli Studi Internazionali di Roma promossa a pieni voti dall’ANVUR, L’Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca, che il 16 luglio ha presentato a Roma i risultati della Valutazione della Qualità della Ricerca italiana (Vqr) per il settennio 2004-2010.
In base alla classifica delle 21 “piccole strutture” fra le quali è stata inserita, UNINT (già LUSPIO) si è collocata al primo posto per la ricerca linguista e letteraria con il 20,84% di prodotti eccellenti e un voto medio di 0,78 (in testa alla Normale di Pisa, al Piemonte Orientale e a Milano Bicocca) - percentuale, quest’ultima, che sarà utilizzata per assegnare la quota premiale dei finanziamenti ministeriali.
L’Università degli Studi Internazionali di Roma si colloca inoltre al secondo posto, sempre nella ricerca linguistico-letteraria, nella graduatoria complessiva delle 64 strutture valutate.
“I risultati della VQR confermano che l'eccellenza della ricerca si possa raggiungere sia nei grandi atenei che in quelli piccoli; in quelli statali come in quelli non statali. Lo straordinario risultato dell'area linguistica letteraria deve spronare tutti noi, in una virtuosa emulazione, a perseguire, giorno dopo giorno, risultati paragonabili”, ha commentato il Rettore dell'Università degli Studi Internazionali di Roma - UNINT, prof. Vincenzo Zeno-Zencovich.
L’Anvur ha messo a confronto le università in base a un indicatore composito che tiene conto sia del peso delle diverse aree scientifiche all’interno di ciascun ateneo sia, oltre alla qualità delle pubblicazioni, di altri indici importanti per stabilire l’eccellenza della ricerca, quali la capacità di attrarre risorse e di reclutare personale di elevata qualità. Si tratta del più grande esercizio di valutazione della ricerca nel suo genere mai realizzato a livello internazionale. L’analisi dell’Anvur ha confrontato la qualità della ricerca di 133 strutture all’interno delle 14 aree scientifiche definite dal Consiglio Universitario Nazionale: in particolare, sono state valutate 95 università, 12 enti di ricerca vigilati dal Ministero per l’Istruzione, l’Università e la Ricerca (Miur) e 26 enti “volontari” (9 enti di ricerca e 17 consorzi interuniversitari). I 450 esperti al lavoro hanno analizzato e valutato ben 184.878 prodotti di ricerca (tra articoli, monografie e saggi, atti di convegni, brevetti, manufatti, note a sentenza, traduzioni, software, banche dati, mostre e performance e cartografie).
Visualizza l'articolo de Il Sole 24 Ore (giovedì 18 luglio 2013)