Gentilissimi,
sta iniziando il nuovo Anno accademico 2020-2021 ed è giusto scambiarci il bentornato alla piena operatività, augurandoci una annata lavorativa di soddisfazioni e di gratificazioni.
Non si può non partire dall’anno accademico appena trascorso, che è stato straordinariamente diverso e imprevisto. Abbiamo comunque reagito alla segregazione improvvisa con la quale ci siamo trovati a convivere, con immediatezza e concretezza.
Abbiamo messo subito la salute e la sicurezza al primo posto e si è agito di conseguenza: la sanificazione completa della nostra struttura, l’acquisto di tutti i materiali di supporto necessari, l’introduzione e il continuo aggiornamento delle regole del caso, oltre che il doveroso e rigoroso rispetto delle stesse.
Il tutto nella migliore tempestività, che ha contraddistinto anche il passaggio dalla nostra usuale modalità in presenza alla modalità a distanza, a partire dai capisaldi delle fondamentali attività di Ateneo che sono, per citare le più evidenti, l’insegnamento, lo svolgimento degli esami, la discussione delle tesi.
Anche organizzare e rendere possibile il lavoro di tutte le nostre risorse dell’area tecnico-amministrativa uscendo dai rodati percorsi abituali per approdare a un lavoro svolto da remoto, novativo e diverso, ha avuto le sue inevitabili complessità.
Il tutto con un apprendimento, con una familiarizzazione e una messa a regime che si sono dovuti concentrare in un’unica fase: quella del lavoro e dell’azione immediata e contestuale.
Questo è quello che l’Ateneo ha fatto, questo è quello che tutti voi avete reso possibile.
Non si è qui comunque solo per dirci l’un l’altro quanto di positivo si è, oramai, messo a consuntivo, né tantomeno per scambiarci complimenti e congratulazioni, anche se essi sono oggettivi e veritieri e quindi è giusto esplicitarli con la chiarezza che meritano.
È necessario, ancora di più, parlare delle sfide che ci attendono e mai come quest’anno il termine “sfide” non ha il minimo contenuto retorico.
Ci confronteremo, anzi ci stiamo già confrontando, con modalità congiunte sia in presenza sia da remoto, dovremo misurarci con protocolli e procedure ancora più stringenti e articolati, adempimenti e verifiche continueranno a stratificarsi, difficoltà e imprevisti non potranno mancare.
Sapremo affrontare tutto questo, consci della portata della sfida e forti dei nostri convincimenti.
Il primo è che l’esperienza maturata nei mesi passati ha contribuito a consolidare ancora di più la nostra realtà e questo convincimento deriva non solamente dal nostro sentire comune, ma dalla stima e dalla fiducia che tanti studenti e tante famiglie hanno dato e continuano a dare, sempre di più, al lavoro di tutta la nostra comunità di lavoro e quindi a tutta la nostra Università. Tutto questo grazie alla capacità e all’impegno di ognuno di noi e di tutti quanti noi, insieme.
Il secondo convincimento è che il nostro Ateneo continuerà nel percorso intrapreso da anni, proseguirà nella sua crescita e nei suoi investimenti, nel rafforzamento delle sue strutture e delle sue risorse e tutto questo è e sarà possibile grazie al rinnovato contributo di tutti noi.
Infine è proprio il senso di responsabilità e il fattivo coinvolgimento di tutte le componenti della nostra Università, che può essere a volte anche critico, ma sempre dialettico e propositivo, l’ingrediente essenziale che ci ha permesso di superare fasi complesse e che ci permette di guardare a nuovi e più ampi orizzonti, con la giusta e razionale ambizione di poterli perseguire tutti.
Sapremo percorrerli insieme, come quella comunità di lavoro che siamo e di cui il nostro Rettore saggiamente ci ricorda con continuità.
Un cordiale saluto e un forte augurio di buon lavoro a tutti noi.
Il Presidente, Dott. Maurizio Finicelli Il Vicepresidente, Dott. Fabio Bisogni