Le keynote speaker dell’evento sono state Cynthia E. Roat e Angela Sasso. I coordinatori e i ricercatori delle sei università partner hanno presento ai partecipati (più di 170 collegati da remoto e 25 in presenza) i risultati ottenuti grazie alla ricerca e alle attività didattiche svolte.
Oana Mureșan (UMF) e Alina Pelea (UBB), Ana Foulquié Rubio (UMU) e Almudena Nevado (USJ), Francesca Gnani (UNINT) e Natacha Niemants (UNIBO) hanno presentato l’analisi comparata dello stato dell’arte dei servizi di interpretazione in ambito sanitario nei tre paesi (Italia, Romania, Spagna). Nel primo anno si è analizzata la legislazione e si sono condotte interviste con ONG, associazioni, direttori di ospedali, reparti o cliniche; nel secondo anno si sono svolti i Focus Group con professori di corsi di interpretazione e traduzione e interpreti/mediatori professionisti e si sono analizzati i corsi di interpretazione e traduzione e quelli di interpretazione in ambito sanitario se esistenti; nel terzo anno si sono condotte le interviste a pazienti e operatori sanitari, che hanno permesso di valutare la qualità dei servizi di interpretazione/mediazione in ambito sanitario, le combinazioni linguistiche offerte e di presentare suggerimenti di miglioramento.
Elena Tomassini (coordinatore UNINT) e Christopher Garwood (UNIBO) hanno presentato il Joint-blended extracurricular module on medical interpreting e le Guidelines for teaching M.I., basati sul lavoro svolto da tutti i partner di ReACTMe e i materiali sviluppati e testati nei tre corsi, partendo dalla Learning Platform. Il Modello di Corso presentato per la formazione dell’interprete in ambito sanitario è una proposta che dovrà poi essere localizzata e modificata da ogni università in base alle sue necessità.
I corsi svolti (C1, C2, C3) hanno fortemente contribuito alla stesura della proposta.
Hanno contribuito all’ottimo svolgimento della Final Conference anche Eleonora Berardi (UNIBO), che ha partecipato al corso C1, e alcuni studenti delle sei università che hanno partecipato ai corsi C2 e C3.
Per UNINT Emanuela Batir, Melanie Fornari, Benedetta Giorgi e Marco Simonetti hanno condiviso (da remoto) la loro esperienza legata alla partecipazione al C2, così come hanno fatto gli altri studenti per C2 e C3, mettendo in luce un’esperienza molto positiva. Tale esperienza ha permesso loro di fare molta pratica di interpretazione, ma anche di affrontare questioni etiche e tanti altri aspetti, di capire la specificità e le difficoltà insite nella professione dell’interprete in ambito sanitario, ma anche dato loro un’ispirazione per il lavoro futuro.
Infine il servizio di interpretazione simultanea per la conferenza, tenutasi in lingua inglese, è stato offerto da interpreti professionisti per lo spagnolo e da studenti UNINT – Elisabetta Leonardi, Ilaria Palantra e Vanessa Paoli - il giorno 21 luglio e UNIBO il 22 luglio, e studenti rumeni entrambe le giornate.